Governo Di Maio-Salvini, questione di diritti

Il governo Di Maio-Salvini e i diritti: tra la “pacchia” degli immigrati e l’”illegalità” delle famiglie arcobaleno. Ecco cosa hanno in testa i neo-ministri Salvini e Fontana.

Memos ne ha parlato oggi con Marina Calloni, professoressa di Filosofia politica all’Università Milano-Bicocca, e con Luigi Ferrajoli, professore emerito di Filosofia del diritto all’Università di Roma Tre.

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Salvini-Di Maio, accordo fatto: fuori Savona dall’economia e Conte a Palazzo Chigi

Stasera il presidente Mattarella riaffiderà l’incarico di formare il governo a Giuseppe Conte. Il totoministri impazza: rimosso il contestato Paolo Savona all’economia arriva Giovanni Tria, liberista di impronta berlusconiana. Savona va agli affari europei, a tenere alto il livello del “confronto” con Bruxelles e soprattutto con Berlino. Agli esteri il montiano Enzo Moavero Milanesi. A Salvini va il Viminale e a Di Maio il lavoro, ad entrambi la vicepresidenza del consiglio.

A Memos ne abbiamo parlato con Sandra Bonsanti, giornalista e scrittrice, e con Simona Colarizi, storica all’università La Sapienza di Roma.

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Esercizi di stile, all’ombra del Quirinale

Carlo Cottarelli, il presidente incaricato, è stato messo in pausa da Mattarella per lasciare spazio al “dialogo” Di Maio-Salvini sul governo politico M5S-Lega. Di Maio è disposto a sacrificare Paolo Savona all’economia, Salvini no. Qualche ora (o giorni?) ancora prima che l’arbitro del Quirinale fischi la fine della partita.

A Memos ne abbiamo parlato con Ida Dominijanni, giornalista di Internazionale, e Alessandro Somma, giurista dell’Università di Ferrara.

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Governo, si naviga a vista con lo spauracchio di nuove elezioni

Governo Cottarelli, finora nemmeno l’ombra. Fumata nera dal Quirinale. Intanto, il tiro al piccione contro i Btp italiani è proseguito anche oggi, con lo spread verso i titoli tedeschi che ha superato quota 300. Tutto ciò mentre tra le forze politiche, dopo M5S e Lega, ora anche il Pd chiede elezioni a breve, già a fine luglio.

A Memos ne abbiamo parlato con Massimiliano Panarari, saggista e docente di analisi del linguaggio politico all’università di Modena e Reggio Emilia, e con Salvatore Biasco, economista dell’università La Sapienza di Roma.

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Euro, costituzione e austerità

L’euro e la Costituzione, l’euro e l’austerità. E’ possibile mettere in discussione il sistema della moneta unica senza violare la Costituzione? E’ possibile opporsi all’austerità senza uscire dall’euro? Memos ne ha parlato con il costituzionalista Andrea Pertici (Università di Pisa) e l’economista Luca Fantacci (Università Bocconi).

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Costituzione 70, Nando dalla Chiesa

Sesta e ultima lezione del ciclo di incontri sui 70 anni della Costituzione organizzato da Radio Popolare e Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”, insieme all’Anpi di Milano. Titolo della lezione: “Antonino Caponnetto e lo spirito della Costituzione”. Relatore: Nando dalla Chiesa, sociologo, scrittore. E’ presidente onorario di Libera e presidente della Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”. E’ l’ideatore del primo corso universitario in Italia in Sociologia della Criminalità Organizzata, istituito dieci anni fa presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano. Ha scritto numerosi libri sulla mafia e l’antimafia, l’ultimo dei quali s’intitola: “Una strage semplice. La verità rimossa che portò a morte Falcone e Borsellino” (Melampo, 2017). Da segnalare una biografia di Antonino Caponnetto dal titolo “Io non tacerò” (Melampo, 2010) in cui Maria Grimaldi ha raccolto i discorsi, le lezioni, gli scritti e le interviste del giudice.

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Giuseppe Conte, il sedicente “avvocato difensore degli italiani”

L’Incaricato. Il giurista Giuseppe Conte ha ricevuto oggi l’incarico di formare il governo. Il presidente Mattarella glielo ha affidato dopo quasi due ore di incontro oggi al Quirinale. Molti devono essere stati gli ostacoli da superare e altri ce ne saranno ancora sulla lista dei ministri. Nel sue prime dichiarazioni da presidente del consiglio incaricato, Conte ha voluto mostrare un tono rassicurante e protettivo. Di chi vuole proporre una narrativa opposta a quella del “arrivano i barbari” raccontata dal Financial Times. “Mi propongo di essere l’avvocato difensore di tutti gli italiani”, ha detto in chiusura del suo primo intervento dal Quirinale.

Memos oggi ha ospitato la politologa Nadia Urbinati.

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1978, l’Italia e l’affermazione dei diritti

40 anni fa, tre leggi fondamentali nella storia dei diritti in Italia. Il 13 maggio del 1978 viene approvata la legge Basaglia, nove giorni dopo il 22 maggio 1978 la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e il 23 dicembre dello stesso anno tocca alla legge che istituisce il servizio sanitario nazionale. La legge che porta il nome del grande psichiatra Franco Basaglia rivoluzionò il modo di curare la malattia mentale, fu una affermazione della dignità di persone che fino a quel momento venivano recluse nei manicomi, senza diritti. La legge 194 fu il risultato di una lunga battaglia del movimento delle donne per l’affermazione del diritto a scegliere del proprio corpo, una battaglia politica e civile contro la pratica degli aborti clandestini. La terza legge attuò trent’anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione l’articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.

1978, un anno di affermazione dei diritti mentre l’Italia si muove sull’orlo del precipizio della democrazia di cui la strage di via Fani e l’uccisione di Moro sono stati la manifestazione più grave e inquietante.

Memos ne parlato oggi con lo storico Adriano Prosperi.

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Giuseppe Conte, l’esecutore di Di Maio e Salvini

Ora tocca a Mattarella decidere. Salvini e Di Maio hanno indicato il nome del loro capo del governo: è Giuseppe Conte, 54 anni, di area M5S, professore di diritto privato all’università di Firenze e alla Luiss di Roma. Conte era stato indicato da Di Maio come ministro della pubblica amministrazione nella squadra di governo presentata prima delle elezioni. Spetta ora al presidente Mattarella decidere se incaricare Conte di formare il governo oppure se dire no al primo “premier esecutore” della storia dell’Italia repubblicana.

A Memos ne abbiamo parlato con la sociologa Chiara Saraceno e lo storico dell’arte Tomaso Montanari, presidente di “Libertà e Giustizia”.

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Costituzione 70, Luigi Ferrajoli

Quinta lezione del ciclo di incontri sui 70 anni della Costituzione organizzato da Radio Popolare e Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”, insieme all’Anpi di Milano. Relatore: Luigi Ferrajoli, giurista e filosofo del diritto. Negli anni Sessanta è stato tra i fondatori di Magistratura Democratica, è stato magistrato alla pretura di Prato fino al 1975 . Dal 2014 è professore emerito di filosofia del diritto a Roma Tre. Teorico del diritto di fama internazionale, Ferrajoli ha pubblicato di recente un libro dal titolo “Manifesto per l’uguaglianza” (Laterza, 2018) in cui sostiene come il principio di uguaglianza sia la “principale fonte di legittimazione democratica delle pubbliche istituzioni”.

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