40 anni fa l’omicidio di Peppino Impastato voluto da cosa nostra. Peppino era un attivista politico di Democrazia proletaria, cronista antimafioso attraverso la sua Radio Aut, demolitore della cultura mafiosa e dei suoi falsi miti attraverso la satira. Aveva trent’anni quando è stato ucciso dai sicari del boss Gaetano Badalamenti, condannato poi nel 2002.
Memos ha ospitato Umberto Santino, presidente e fondatore del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo. Santino, insieme alla famiglia di Peppino (la madre Felicia e il fratello Giovanni), è stato tra i protagonisti delle denunce che hanno svelato i depistaggi sull’omicidio Impastato. Depistaggi, compiuti da pezzi della magistratura e dei carabinieri, che erano iniziati subito dopo la morte di Peppino per oscurare le responsabilità mafiose. Il Centro Siciliano di Documentazione è un centro di ricerca sulla mafia, e un archivio di materiali e documenti, fondato nel 1977 da Umberto Santino e Anna Puglisi.